Menu
Eventi / News / Primo Piano

Sconfinamenti

Domenica 1° gennaio 2023 la Croazia entra ufficialmente a far parte dello spazio europeo di Schengen. La data coincide con l’adesione all’Euro quale moneta ufficiale del Paese, dopo qualche mese di rodaggio con l’applicazione della doppia valuta.

Le nostre frontiere vicine consentiranno la libera circolazione senza che venga più applicato il controllo dei documenti delle persone in transito al valico.

Noi, abituali nomadi transfrontalieri del nord-est e viaggiatori lenti, rivivremo la magica esperienza di fine dicembre del 2007, quando la Repubblica di Slovenia aderì al trattato sollevando le sbarre alle frontiere con l’Italia, l’Austria e l’Ungheria. Questo aprì nuove strade, nuove vie lente per cammini e escursioni. Nuove carte da consultare e piccoli non-luoghi da riscoprire.

Questo evento, quindici anni fa, ha dilatato lo spazio della frontiera orientale, uno spazio dove negli anni si sono sviluppati scambi, rapporti culturali ed economici e nuove amicizie sopratutto nelle zone vicine della Goriška, del Litorale, del Carso e dell’Istria.

L’adozione dell’Euro per la Croazia rappresenta sicuramente un aspetto economico importante, una sorta di matrimonio di interesse; la caduta dei confini invece è per l’Istria e le nostre terre una questione sentimentale, un’atto d’amore.

In questi anni di scambi, tessiture e collaborazioni, valicare i confini per noi ha sempre avuto il significato di voler guardare agli altri, a predisporre l’empatia, a coinvolgere emotivamente per assumere a volte il ruolo e la prospettiva dell’altro. La volontà di guardare alle cose da altre angolazioni, cercando di comprendere la visione e l’opinione del vicino di casa.

L’atto di superare il confine è guidato dal desiderio di vivere con gli altri, non accanto ma insieme.

Dal punto di vista storico, lo slittamento a sud di nuove frontiere rigide, ripropone quasi la separazione tra grandi imperi, quello ottomano e quello asburgico di qualche secolo fa.

Oggi, il pensiero corre a chi non può festeggiare questo evento storico, ai costruttori di ponti e agli amici che con noi avrebbero vissuto con gioia questo momento.

Ai visionari come Alex Langer operatore di pace e politico lungimirante, ai viaggiatori di frontiere, studiosi e scrittori sentimentali, come Ulderico Bernardi e Marino Vocci, a coloro che hanno lavorato al dialogo tra le diplomazie. Ma anche agli umili, ai contadini che hanno visto divisi i loro poderi, alle famiglie separate da falsi confini, a coloro che hanno portato il sapere e la conoscenza da una parte all’altra, alle donne e agli uomini che hanno desiderato dimenticare per sempre guerre lontane.

Auguri a tutti per un 2023 di serenità, di pace, senza muri, barriere e nuovi confini da attraversare!

No Comments

    Leave a Reply