“Istria, l’Adriatico tranquillo”. È questo il titolo del workshop fotografico organizzato nei territori istriani da Ignacio Maria Coccia, membro dell’agenzia Contrasto e co-autore insieme al giornalista Matteo Tacconi di “Mare corto”, progetto di lungo periodo, in pieno corso, sul Mare Adriatico.
Golfo, secondo i veneziani. Intimo, per lo scrittore Pedrag Matvejevic. “Corto”, senza dubbio, con quelle sponde così strette. L’Adriatico, per come è fatto, dovrebbe creare grandi interscambi e vincoli strettissimi tra le popolazioni insediate sulle sue sponde. Non è così. Malgrado il racconto romantico lo voglia colla liquida che tiene assieme e uniforma le diversità, le traiettorie dello sviluppo, da costa a costa e lungo ognuna di esse, tendono a creare distanza. Il Nordest è più ricco del Salento, figurarsi dell’Albania, che a sua volta sconta ritardi nei confronti degli altri Paesi rivieraschi. E a sfavorire l’amalgama, oltre all’economia, ci pensano storia, cultura e memorie. In questo senso l’Adriatico è uno specchio del Mediterraneo. O viceversa.
Non esiste pertanto una coesione adriatica. Al massimo è un’idea consolatoria. Eppure, esplorandone le coste, emerge qualcosa di impalpabile e silenzioso, non rigorosamente definibile, che centrifuga tutto, permettendo ai popoli che vi si affacciano di potersi riconoscere, ciascuno a modo suo, nel “mare corto”. E questo può voler dire poco, o forse spiegare tutto. In ogni caso, è la trama di questo nostro viaggio per l’Adriatico. Qui lo racconteremo per impressioni e appunti, in attesa che prenda la sua forma definitiva e compiuta.
Non è il primo progetto che sviluppiamo assieme e restiamo convinti che la collaborazione tra chi scrive e chi fotografa, tra questi due modi di interpretare le cose che si vedono e le sensazioni che si provano, possa fare la differenza. E comunque, in fin dei conti, si tratta semplicemente, e ancora una volta, di far vivere una storia.
Il workshop si terrà dal 14 al 17 luglio, ed è pensato come un momento complementare di “Mare corto”, per creare e favorire interscambio e condivisione tra il professionista e coloro che prenderanno parte al soggiorno fotografico in Istria. Scrive infatti Coccia:
“Voglio portarvi dentro il progetto, esplorando i posti dell’Istria che ho già fotografato e cercando di trasmettervi quello che mi hanno restituito in termini di sensazioni e immagini. Ma anche voi darete qualcosa a me: il vostro modo di raccontare questo pezzo di Adriatico rafforzerà e arricchirà la mia visione di questo mare.”
Tutte le informazioni sul workshop sono disponibili al seguente indirizzo.
http://ignaciococcia.com/events/2016/5/19/istria
Il progetto “Mare corto”, invece, può essere seguito tramite il sito, la pagina Facebook o il canale Instagram.
www.marecorto.com
https://www.facebook.com/adriaticomarecorto
https://www.instagram.com/marecorto
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