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Sì viaggiare! (in bicicletta)

Il periodo storico che stiamo vivendo ha visto un cambiamento nelle abitudini delle persone e del loro punto di vista riguardo l’ambiente che ci circonda. La sua salute e il suo equilibrio sono fondamentali per la nostra vita e si è rivalutato il modo in cui ci si sposta soprattutto nelle aree urbane, ma non solo. Uno dei fattori che è stato tenuto in considerazione è certamente l’utilizzo di mezzi alternativi, che non facciano uso di combustibili che producono gas inquinanti. Per questo motivo molte persone hanno iniziato ad utilizzare la bicicletta come proprio mezzo di trasporto quotidiano, la quale ha suscitato anche l’interesse delle istituzioni e di alcune amministrazioni che hanno iniziato a promuovere la mobilità su due ruote attraverso incentivi economici e l’ampliamento delle infrastrutture soprattutto all’interno delle città e nei collegamenti con i centri limitrofi.

Si è visto un incremento dell’uso di questo mezzo ecologico e sostenibile negli spostamenti brevi, ad esempio per raggiungere il proprio posto di lavoro o nei tragitti che conducono ai vari punti di interesse soprattutto nel centro città, e viene adottato sempre più come mezzo pubblico accessibile a tutti, un esempio lo vediamo con il “bike sharing”, molto diffuso in Europa.

Il concetto che la bicicletta sia un mezzo poco impattante per l’ambiente, che permette a tutti di muoversi in maniera sostenibile, ha fatto crescere la consapevolezza che può essere utilizzata anche per scoprire il mondo, per viaggiare. La prospettiva e l’idea di viaggio cambiano radicalmente rispetto alla vacanza tradizionale. Ci si concentra di più sull’esperienza del viaggio stesso, su ciò che si vede e si sente lungo il percorso, portando con sé lo stretto necessario, rimanendo leggeri e abbandonandosi al piacere di stare in bicicletta. Può essere un viaggio in solitaria per riscoprire se stessi e mettersi alla prova, oppure un’occasione per condividere un’esperienza con amici o familiari. In entrambi i casi l’obiettivo è quello di non impattare sul territorio e sull’ambiente ma anzi di valorizzarlo.

La tipologia può essere molto diversa considerando le difficoltà del tracciato che si percorrerà durante il viaggio e ci sono parametri quindi che un viaggiatore in bicicletta deve tener presente prima di intraprendere una nuova avventura di più giorni su due ruote.

Innanzitutto è necessario conoscere se, lungo il percorso, sono presenti strutture ricettive per il pernottamento oppure luoghi adatti a piantare una tenda per i viaggiatori più avventurosi.

Un altro fattore importante sicuramente è quello dell’equipaggiamento: scegliere i bagagli giusti e come riempirli. Se si percorrono tappe lunghe e magari faticose, su tratti sterrati, accidentati o con un bel dislivello, è necessario essere molto leggeri, evitando zaini che ci farebbero stancare e graverebbero sulla colonna per tutto il viaggio. Il bagaglio quindi è preferibile agganciarlo alla bicicletta, e soprattutto deve resistere a tutti gli imprevisti e le intemperie che possono sorprenderci lungo la strada. Le modalità e le tipologie di borse da viaggio sono essenzialmente due: il bikepacking, il quale si sta sviluppando molto negli ultimi anni, e il cicloturismo classico, dove a farla da padrone ci sono il portapacchi posteriore con agganciati i bagagli.

Nel primo esempio troviamo delle borse più compatte e leggere che si fissano al telaio della bicicletta e sono più stabili e ottime su percorsi mossi con superfici irregolari, come sentieri di montagna o percorsi sterrati. La loro capacità in termini di spazio però è minore rispetto alle borse laterali classiche e va quindi calcolato bene il contenuto da riporre all’interno.

Il modo più tradizionale invece vede l’utilizzo di un portapacchi posteriore su cui agganciare i bagagli, i quali sono più ingombranti ma molto comodi. Per i viaggi più lunghi si possono posizionare due borse più piccole su un portapacchi specifico per la forcella anteriore della bicicletta.

Scelta la soluzione più adatta bisogna poi riempire i bagagli con accuratezza: l’equilibrio tra la funzionalità e il peso è molto importante. Non devono mancare piccoli attrezzi per la manutenzione ordinaria del mezzo, oggetti per l’igiene personale, strumenti elettronici, vestiario adatto alla stagione e al luogo che si visita, acqua e qualcosa da mangiare lungo la strada, molto energetico e facile da consumare.

Per orientarsi è consigliato portare con sé una mappa cartacea oppure, se si possiede, uno strumento gps con la cartografia digitale, perché è molto importante sapere sempre dove ci si trova lungo il viaggio. Se si va alla scoperta senza una meta precisa pianificare il viaggio non serve, ma se invece si vuole seguire un tracciato prestabilito ci sono molti libri e guide su cui sono presenti e descritti molti percorsi da cui si può prender spunto per il proprio viaggio. Anche sul web si possono trovare idee su quale tracciato pianificare e un sito molto utilizzato da viaggiatori di tutto il mondo è www.komoot.it nella sua versione italiana. Qui si trova una grande community di viaggiatori che pubblicano i propri viaggi e percorsi, i quali si possono consultare facilmente. L’obiettivo è quello di aiutare tutti coloro che vogliono iniziare ad esplorare attraverso consigli, foto e racconti delle proprie esperienze.

Viaggiando in questo modo, lentamente e a stretto contatto con la natura e il territorio si riesce ad apprezzare ogni singolo momento, si incontrano persone diverse e si guarda il mondo da una prospettiva nuova.

La bicicletta è un mezzo moderno che guarda al futuro e ci permette di vivere in equilibrio con ciò che ci sta intorno, rispettandolo.

Quindi, alla fine, dopo aver parlato di viaggi su due ruote non resta altro che pensare ad una nuova meta da esplorare, montare in sella e partire!

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