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Trieste Jugoslava

L’incredibile storia degli acquisti a Ponterosso La presenza storica in città di Sloveni e Serbi

SABATO 27 – DOMENICA 28 NOVEMBRE 2021

Nelle giornate festive tra gli anni ’60 e ’80, a Trieste, si assisteva di continuo all’arrivo di migliaia e migliaia di uomini e donne provenienti dalla Jugoslavia per acquistare beni di consumo: piccoli elettrodomestici e oggetti per la casa, caffè, bambole (!), tessuti per realizzare in proprio vestiti alla moda ispirati dalle riviste italiane, indumenti intimi e tante tante tante paia di jeans – il capo di abbigliamento giovane e ribelle, sconosciuto alla produzione e all’abbigliamento classico dei Paesi socialisti. L’affermarsi di un enorme bazar fatto di negozi, bancarelle e auto che esponevano merci nel bagagliaio ha trasformato profondamente il centro città, incidendo anche sulla vita e sulla mentalità della società locale. Ha poi creato il mito di Trieste in terra jugoslava, alimentato dalle masse di persone giunte con ogni mezzo – soprattutto autobus e treno – per acquistare di tutto con i dinari in pugno. Trieste e Ponterosso – il cuore degli acquisti nel Borgo teresiano del ‘700 – sono così divenuti sinonimi e ancora oggi la vecchia generazione a Zagabria, Fiume, Belgrado, Novi Sad o Sarajevo parla con il sorriso (e con nostalgia) di “Ponterosso”. È infatti sufficiente pronunciare questo nome per dare il via al flusso di ricordi magici …
In collaborazione con l’associazione Cizerouno di Trieste, protagonista di un progetto per riportare in primo piano la ricca memoria di questo fenomeno, Viaggiare i Balcani organizza un itinerario che aggiunge un ulteriore elemento: quello della presenza storica slovena e serba in città: la prima, registrata per secoli, ma divenuta sempre più importante nell’800, quando lo sviluppo economico della città attirava gli Sloveni dell’entroterra in cerca di opportunità; la seconda datata alla metà del ‘700, quando la proclamazione di Trieste porto franco da parte degli Asburgo aveva portato con sé anche la comparsa di una comunità di mercanti e commercianti serbi, spesso provenienti dall’Erzegovina.
Questa proposta dell’associazione ‘Viaggiare i Balcani’, ci permette così di osservare Trieste con occhi differenti, da angolature inusuali che sollecitano memorie, riflessioni ed emozioni particolari. Sicuramente, un’occasione da non perdere!

ph. @Fb Trieste Jugoslavia

 

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