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Una nuova via nel verde del Carso sloveno

Negli ultimi anni la nostra società sta assistendo a diversi cambiamenti di tipo storico e culturale ma non solo. Il rapporto che l’essere umano ha con la natura e l’ambiente è al centro del dibattito pubblico e sta portando a un cambiamento negli stili di vita delle persone di tutto il mondo.

I concetti di salute e sostenibilità sono alla base di tutti i progetti che coinvolgono la collettività e ci sono esempi di Paesi europei che stanno lavorando in maniera virtuosa da questo punto di vista.

Da molti anni la vicina Slovenia sta investendo risorse per permettere ai propri cittadini e ai visitatori provenienti dall’estero di vivere al meglio il territorio, salvaguardando la natura e mettendo in luce le sue bellezze.

Il 2023 è stato un anno che ha visto la creazione e la modernizzazione di infrastrutture volte a una mobilità più sostenibile e un esempio lo troviamo sul territorio del Carso Sloveno, tra la città di Sežana e il paese di Komen. Lungo questa direttrice è stato creato un itinerario ciclabile di ben 19,9 km con una rete di tratti supplementari che si snoda in direzione Volčji Grad, Tomačevica e Kobjeglava e misura complessivamente 7 chilometri e 300 metri.

Questa pista ciclabile è stata creata nell’ambito del progetto GEOMOBCollegamenti ciclistici regionali del Carso, ed è stata cofinanziata dalla Repubblica di Slovenia e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale dell’Unione Europea. Gli obiettivi di questo progetto sono in linea con i concetti visti in precedenza: incrementare e modernizzare l’infrastruttura orientata sulla mobilità sostenibile sul territorio del Carso e migliorare la sicurezza di chi pratica sport e attività ricreativa sulle strade di questa regione.

Il percorso è molto interessante e divertente, di bassa difficoltà e adatto ad ogni tipologia di ciclista. Questo strada, indicata sui cartelli come “D7”, ci fa scoprire le particolarità di questi luoghi, pieni di storia e di natura: i muretti a secco messi a nuovo ci accompagnano durante la pedalata e l’asfalto in alcuni tratti lascia spazio ad un fondo pseudo-sterrato “antipolvere” che ricorda le strade bianche di campagna.

L’itinerario attraversa boschi fitti e ampie radure, e sono molti i campi coltivati, soprattutto vitigni, che si notano lungo il percorso. Se si decide di pedalare durante delle belle giornate di sole si ha la possibilità di scorgere alcune bellezze di questo territorio come il monte Nanos, rivolgendosi a Nord-Est, e se si volge lo sguardo a Nord si possono scorgere in lontananza le vette più alte dei monti del Parco Nazionale del Tricorno, (Triglavski narodni park in sloveno). Lungo questa via si incontrano anche alcuni borghi abitati e qui è possibile fermarsi in qualche Gostilna, oppure in qualche Osmica, per assaporare i prodotti tipici di questi territori.

Esempi virtuosi come questo ci fanno capire che è possibile connettere uomo e ambiente mantenendo un equilibrio, senza a tutti i costi consumare suolo o risorse a discapito delle generazioni future. Queste ultime hanno bisogno di esempi positivi da seguire per vivere in un mondo più sano e sostenibile.

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